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al testo di Matteo Veronesi
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VERSI SULL'ACQUA
rapida scribere oportet aqua
I
Scrivo questi versi sull'acqua
E sull'acqua svaniranno, in questo fiume diveniente e perpetuo della lingua che palpita e dispare, goccia a goccia d'istante in istante come d'era in era – questo fiume in cui non due ma infinite volte ci bagniamo, i morti nei vivi, e così i vivi nei morti silenzioso e fremente fiume d'ombre
II
Eppure l'acqua ha memoria
Ricorda nel suo flebile cuore il vibrìo delle voci soavi o irose che la sorvolarono, l'ala del respiro che la sfiora, l'incorporeo bacio delle labbra chiuse dal segreto
Come i volti che videro se stessi nell'antica fontana ormai putridi di muschio, sprofondati nel buio abisso, dissolti pallidi nel bianco fiato delle ninfee
III
Ma come potrà giungere puro questo fiume alle mani di quelli che verranno
Troppo denso il limo dell'ideologia, delle duplici verità che nessuna acqua santifica
(Eppure sorgerà, come nell'ombra del rivo esile fra le navate in preghiera degli alberi reclini nel cuore quieto della viva selva – brillerà come quel liquido, mai spento, argento eterna e tersa e fragile la luce della parola che dice)
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